La Franciacorta

La Franciacorta è un’area collinare situata in Lombardia, delimitata a nord dalle sponde del lago d’Iseo, a sud dal monte Orfano, a est dalle colline rocciose e moreniche, a ovest dalla sponda sinistra del fiume Oglio.

Si estende per circa 200 chilometri quadrati e conta 19 comuni della provincia di Brescia in un territorio che gode di un’incredibile ricchezza di minerali, elemento fondamentale per un’agricoltura di qualità. Il clima favorevole, i minerali e la particolare struttura del terreno creano le condizioni ottimali per la coltivazione della vite.

Non c’è alcuna documentazione storica sull’origine del nome “FRANCIACORTA” e l’ipotesi più accreditata, ad oggi, è quella che il termine derivi da “curtes francae”, corti franche, ovvero zone esentate dal pagamento dei tributi. Nell’Alto Medioevo, infatti, piccole comunità di monaci benedettini si erano stabilizzate nella zona in questione, dedicandosi alla bonifica dei campi e alla coltivazione della terra.
Grazie a queste loro attività erano esentati dal pagamento dei dazi per il commercio dei loro prodotti.

Il Franciacorta nel 1995 ha ottenuto la Denominazione di Origine Controllata e Garantita, massimo riconoscimento di qualità e tipicità. La produzione secondo il Metodo Franciacorta, messa a punto dal Consorzio di Tutela, ha un apposito Disciplinare, che ne esalta ulteriormente la qualità.

Chardonnay

Il vitigno Chardonnay, varietà a bacca bianca molto pregiata, è coltivato in Franciacorta da alcuni decenni ed occupa oltre 2.000 ettari di vigneti, circa l’80% della superficie totale.

La pianta, di medio vigore, presenta il grappolo normalmente compatto, caratterizzato da foglie verde chiaro; gli acini sono di un colore giallo tendente al verde, con buccia robusta e spessa.
Il vino ottenuto da questo vitigno ha un aroma intenso, fragrante e complesso, con sentori di frutta e fiori, buona struttura e piacevole freschezza.
É principalmente usato nella produzione di vini base del Franciacorta DOCG e in quantità minore in quello del Curtefranca Bianco che è un vino fermo.

Pinot Nero

Secondo vitigno per diffusione è il Pinot Nero che occupa circa il 15% della superficie totale.

Nato in Borgogna, ha un comportamento che non sempre si adatta in modo uniforme all’ambiente in cui viene impiantato, ma vinificato in rosso o spumantizzato può dare risultati eclatanti.

La pianta è abbastanza robusta e rustica, con foglie normo lobate e/o penta lobate, verde scuro.
Il grappolo a pigna è di dimensioni ridotte e molto serrato.
É impiegato nei Millesimati e nelle Riserve del Franciacorta DOCG, poiché li rende strutturati e longevi.

Nelle cuvée Franciacorta Rosè è un componente indispensabile e deve rappresentare almeno il 25% dell’uvaggio utilizzato.

Pinot Bianco

Pinot Bianco è il terzo vitigno Franciacorta ed appartiene alla grande famiglia dei Pinot di derivazione francese.

Ha raggiunto nel territorio ormai il 5 % delle coltivazioni.

La pianta è vigorosa con foglie verde intenso, il grappolo presenta tonalità meno dorate di quelle dello Chardonnay, ed è anche più compatto. Nella produzione dei vini-base Franciacorta e nei vini fermi Curtefranca Bianco, non è usato in purezza, ma nella percentuale massima del 50%.

Il vino presenta un corpo pieno ed elegante, buona acidità fissa, il suo intenso profumo ricorda la fragranza della crosta di pane appena sfornato; dopo evoluzione, intensi sentori di mandorla.